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Apparato di Cattura

Come funziona il nostro Sistema Immunitario. Il nostro “apparato di cattura” (7)  ?

Ci vorrebbe un testo  solo per questo !!!


La bellezza e l’efficienza del sistema immunitario sono la sua complessità, l’impossibilità di “Terribili semplificazioni” (8) farebbe la felicità di  Paul Watzlawick, che nei suoi scritti spesso ci mette in guardia da logiche riduzioniste, monoclonali.

Non mi pare un caso, il sistema immunitario è ancora terra di frontiera, sempre più evidente appaiono relazioni che vanno oltre la mera funzionalità.


I linfociti sono i costituenti principali del sistema immunitario che costituisce una difesa contro l’attacco di microrganismi patogeni quali virus, batteri, funghi e parassiti. I linfociti producono anticorpi e li dispongono sulla membrana. Un anticorpo è una molecola proteica in grado di legarsi a una molecola di forma complementare, definita come antigene, e di riconoscerla, un po’ come una chiave riconosce una serratura. Come tutte le proteine, anche gli anticorpi sono codificati da geni (polimorfici). In base ad un meccanismo di ricombinazione di alcuni di questi geni, ogni linfocita produce anticorpi di una forma particolare e che gli è propria.come un ferramenta che ci fabbrica una chiave corretta per ogni tipo di serratura
 I linfociti esercitano quindi un’azione detta specifica in quanto ciascuno riconosce soltanto l’antigene di forma complementare, (aprono porte)
Anche se ciascun linfocita è talmente selettivo da riconoscere una sola molecola, il numero di linfociti in circolo è talmente grande che essi possono riconoscere praticamente tutte le sostanze presenti nell’organismo, sia proprie sia estranee. Si tratta di un centinaio di milioni di molecole diverse.
Le cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti, cooperano fra loro per attivare, potenziare, precisare la risposta immunitaria.
Per raggiungere tale scopo, esistono diversi tipi di linfocita, con funzioni differenti: linfociti T e B.
Quando le cellule B sono attivate, si riproducono intensamente (selezione clonale) e si trasformano in plasmacellule le quali secernono nel circolo una grande quantità di anticorpi (risposta umorale). Questi anticorpi liberi, quando incontrano microrganismi che possiedono molecole di forma complementare, riconoscono tra di loro un po’ come una chiave riconosce solo la propria serratura (la serratura in immunologia è chiamata epitopo), si legano ad esse formando dei complessi che li immobilizzano. In seguito, altre cellule non specifiche, ma capaci di riconoscere gli anticorpi, fagocitano questi complessi. (Cellule natural-killer, NK)

A loro volta, le cellule T si dividono in tre categorie: Tc (citotossici), Th (helpers), Ts (soppressori).
Anche i linfociti citotossici si riproducono intensamente quando sono attivati. Tuttavia essi non liberano anticorpi nel circolo, ma li espongono sulla loro membrana e li usano per riconoscere essenzialmente cellule del proprio organismo infettate da virus o tumorali. I linfociti citotossici uccidono le cellule rilasciando perforine, sostanze che producono lesioni sulla membrana della cellula bersaglio e ne provocano la morte per lisi osmotica (risposta cellulo-mediata).


I linfociti helper sono necessari per attivare sia i linfociti B sia quelli Tc i quali, pur avendo riconosciuto agenti estranei, generalmente non entrano in azione. I linfociti soppressori riducono l’intensità della risposta immunitaria.


Un sistema immunitario sano è una cooperazione permanete che al proprio interno possiede la capacità di autolimitarsi.


La logica securitaria è perdita del senso delle soglie e dei limiti.

(7) G.DeleuzeFelix Guattari , “Apparato di cattura”  Millepiani, Capitalismo e schizofrenia, sez IV, 1997, Castelvecchi

(8) Paul Watzlawick , Change, sulla formazione e la soluzione dei problemi, Astrolabio Edizioni,  1974